Una goccia dalla punta ricurva declinata in innumerevoli varianti, un disegno seducente di origini antichissime che richiama immaginari esotici, mondi lontani e non solo: tutto questo è il boteh/cachemire (o paisley), uno dei motivi decorativi che hanno attraversato la storia del tessuto e della moda mantenendo inalterato il proprio fascino.
Al boteh è dedicata la mostra “Cachemire, il segno in movimento”, organizzata dalla Fondazione Antonio Ratti (FAR)in collaborazione con il Comune di Cernobbio e curata da Margherita Rosina e Francina Chiara, che si tiene fino al 18 settembre 2016 nelle due sedi di Villa Sucota a Como e di Villa Bernasconi a Cernobbio.
Il disegno cachemire, un classico contemporaneo presente negli archivi storici di moltissime manifatture tessili comasche, è un banco di prova per le capacità di tutti gli operatori della filiera tessile – dal disegnatore alla maestranze - che hanno consentito all’industria locale di affermarsi nel mondo.
Attraverso i circa 150 pezzi esposti- tra tessuti, scialli, abiti,accessori e cravatteria -la mostra guida il visitatore in un percorso alla scoperta dell’evoluzione e interpretazione del motivo in epoche e Paesi diversi.